CONFEURO PESARO

Caf – Patronato LABOR

Confeuro Castrignano Caf Patronato LABOR lavora per il cittadino svolgendo servizi di Patronato e Caf.

Il Patronato è finalizzato a sostenere e aiutare le persone in previdenza sociale, immigrazione, sostegno al reddito,ecc

Con il Caf ci occupiamo di tutela fiscale del contribuente in ogni sua esigenza in modo consapevole ed efficace.

CAF

Il 730 è il modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai contribuenti che nel corso dell'anno precedente hanno percepito reddito, come lavoratori dipendenti e pensionati.
Il modello 730 presenta diversi vantaggi. Principalmente, il contribuente non deve eseguire calcoli e ottiene il rimborso dell'imposta direttamente nella busta paga o nella rata di pensione, a partire dal mese di luglio (per i pensionati a partire dal mese di agosto o di settembre); se, invece, deve versare delle somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione (a partire dal mese di luglio) o dalla pensione (a partire dal mese di agosto o settembre) direttamente nella busta paga.
L'apertura della Partita IVA comporta l'attivazione di una serie di obblighi tra cui:Iscrizione alla cassa previdenziale, diversa a seconda della tipologia di attività svolta. Al variare della cassa cambia anche il calcolo dei contributi previdenziali da versare ai fini della pensione.
Per le persone fisiche è necessario presentare il modello AA9/12 all'agenzia delle entrate in originale compilato e firmato negli appositi campi. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche (società, associazioni, etc..) è necessario presentare il modello AA7/10 all'agenzia delle entrate in originale compilato e firmato negli appositi campi e minimo due copie dell'atto costitutivo e dello statuto firmate in originale.
Il Contratto di Lavoro Domestico regola il rapporto tra un collaboratore familiare e un datore di lavoro. Il datore è chi sceglie gli orari e le mansioni lavorative da svolgere. Il collaboratore è chi effettua la prestazione lavorativa.
Il lavoratore domestico è assunto per far fronte alle esigenze della famiglia.
Il datore di lavoro domestico entro le ore 24 del giorno precedente all'inizio del rapporto deve comunicare all'Inps esclusivamente per via telematica l'assunzione. Per accedere all'Inps è obbligatorio avere le credenziali spid. Il contratto può essere concluso solo fra persone fisiche.
La dichiarazione ai fini IMU, è una comunicazione ufficiale che il contribuente presenta al Comune, entro una specifica scadenza, nel caso in cui siano intervenute, variazioni significative rispetto alla dichiarazione ICI precedente o variazioni che non sono conoscibili dal comune.
La dichiarazione Imu serve a comunicare al Comune dove è ubicato l'immobile di proprietà e se eventualmente fossero intervenute variazioni rispetto all'anno precedente. Le modifiche possono comportare differenze nella determinazione della tassa, nelle esenzioni o nelle aliquote da applicare. La dichiarazione Imu deve essere presentata entro il 30 giugno dell'anno successivo rispetto alla data in cui si è acquisito la proprietà dell'immobile o sono intervenute variazioni per la determinazione dell'imposta. La dichirazione rimane valida anche per gli anni successivi a meno che non intervengano variazioni tali da cambiare l'ammontare della somma dovuta. La mancata presentazione della dichiarazione Imu entro la scadenza, da parte dei contribuenti obbligati, prevede l'applicazione di una sanzione amministrativa. La sanzione va dal 100% al 200% del tributo dovuto, con un minimo di euro 51, in caso di mancata presentazione della dichiarazione Imu (sanzione che può essere ridotta a 1/3 se il contribuente paga la sanzione ed il tributo entro una certa scadenza); dal 50% al 100% della maggiore imposta se la dichiarazione è infedele (anche in questo caso, la sanzione può essere ridotta a 1/3); da euro 51 a euro 258 se la mancata presentazione della dichiarazione o l'errore, non incidono sulla misura del tributo dovuto; da euro 51 a euro 258 per le violazioni relative alla mancata esibizione o trasmissione di atti e documenti. La dichiarazione Imu deve essere presentata al Comune dov'è ubicato l'immobile passivo di imposta. Nel caso di più immobili presenti in diversi Comuni, bisogna presentare una dichiarazione per ognuno di essi. Per effettuare la dichiarazione Imu il contribuente deve utilizzare il modulo e le istruzioni approvate dal Ministero. La presentazione del modello può avvenire tramite: posta tramite raccomandata senza ricevuta di ritorno; via telematica con posta certificata all'indirizzo PEC specificato sul sito istituzionale del Comune; consegnata direttamente al Comune.
L'indicatore della situazione economica equivalente, in acronimo ISEE, è uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie nella Repubblica italiana. È un indicatore che tiene conto di reddito, patrimonio e delle caratteristiche di un nucleo familiare.
L’ISEE costituisce il principale strumento di accesso a determinati bonus o prestazioni sociali agevolate. È in pratica la “carta di identità” economica del nucleo familiare, cioè di tutte le persone riportate sul cosiddetto “stato di famiglia” che risultano essere coabitanti presso una determinata abitazione. L’ISEE serve a misurare il livello economico complessivo del nucleo familiare, considerando - salvo alcune eccezioni - tutte le voci di “ricchezza” attribuibili a quel medesimo nucleo, come le proprietà immobiliari, le rendite finanziarie, i redditi vari, ecc. L’ISEE viene calcolato sulla base dei dati indicati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e resta valido fino al 31 dicembre dello stesso anno in cui è stata presentata la DSU. Ad oggi tutti i dati sono conservati nell’Archivio Nazionale ISEE gestito dall’INPS e resi disponibili agli Enti erogatori ed Amministrazioni per eventuali controlli ed accertamenti che possono essere eseguiti tramite la Guardia di Finanza.
Il modello Eas (modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali relativo agli enti associativi) è un provvedimento che riguarda esclusivamente gli enti non commerciali aventi natura associativa, e che essi devono obbligatoriamente inviare all'Agenzia delle entrate.
Le quote e i contributi associativi nonché, per determinate attività, i corrispettivi percepiti dagli enti associativi privati, in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa tributaria, non sono imponibili. Per usufruire di questa agevolazione è necessario che gli enti trasmettano in via telematica all'Agenzia delle Entrate i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali, mediante un apposito modello. Il modello per la trasmissione dei dati, denominato "modello Eas", deve essere inviato, in via telematica - direttamente dal contribuente interessato tramite Fisconline o Entratel, oppure tramite intermediari abilitati a Entratel - entro 60 giorni dalla data di costituzione degli enti. Il modello deve essere, inoltre, nuovamente presentato quando cambiano i dati precedentemente comunicati; la scadenza, in questa ipotesi, è il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la variazione. Infine, caso di perdita dei requisiti qualificanti (previsti dalla normativa tributaria e richiamati dall’articolo 30 del Dl n. 185/2008), il modello va ripresentato entro sessanta giorni, compilando la sezione “Perdita dei requisiti”.
Il modello REDDITI è il modello di dichiarazione utilizzato dai contribuenti che non possono ricorrere al 730. La presentazione del modello redditi (unico) prevede il contestuale calcolo e versamento, tramite F24, delle imposte dovute.
Redditi Persone fisiche è un modello che permette di presentare la dichiarazione dei redditi per le persone fisiche. Il modello deve essere presentato, in via telematica, entro il 30 novembre dell'anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta. Tutti i contribuenti sono obbligati a presentare il modello Redditi esclusivamente per via telematica. Contribuenti obbligati alla presentazione di Redditi Persone fisiche sono obbligati a utilizzare il modello Redditi Persone fisiche i contribuenti che:
  • nell'anno precedente (cioè, quello oggetto di dichiarazione) hanno posseduto redditi d'impresa, anche in forma di partecipazione, redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita Iva, redditi "diversi" non compresi fra quelli dichiarabili con il modello 730, plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate o derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società residenti in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati, redditi provenienti da "trust", in qualità di beneficiario
  • nell'anno precedente e/o in quello di presentazione della dichiarazione non risultano residenti in Italia
  • devono presentare anche una delle dichiarazioni: Iva, Irap, Modello 770
  • devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti.
  • Lavoratori con contratto a tempo indeterminato il cui lavoro al momento della presentazione è cessato (sempre se non si conoscono i dati del nuovo datore di lavoro)
Inoltre, anche i contribuenti che utilizzano il modello 730 potrebbero avere la necessità di presentare alcuni quadri del modello Redditi PF (come il quadro RW - Investimenti all'estero e/o attività estere di natura finanziaria - monitoraggio - Ivie/Ivafe).
Il Contratto di Locazione, della durata superiore a 30 giorni, relativo ad un immobile deve essere obbligatoriamente registrato all'Agenzia delle Entrate. Contestualmente alla registrazione del contratto deve essere versata l'imposta di registro e di bollo, commisurate al valore della locazione.
Tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili, compresi quelli relativi a fondi rustici e quelli stipulati dai soggetti passivi Iva, devono essere obbligatoriamente registrati dall’affittuario (conduttore) o dal proprietario (locatore) qualunque sia l’ammontare del canone pattuito. Non c’è obbligo di registrazione per i contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell’anno. La registrazione dei contratti di locazione deve avvenire entro 30 giorni dalla data di stipula o dalla sua decorrenza, se anteriore. Il contratto di locazione deve essere registrato presso l’agenzia delle entrate e tale registrazione può essere effettuata tramite servizi telematici Agenzia Entrate o tramite un intermediario abilitato (Caf, associazione di categoria..ecc);per la registrazione telematica è necessario essere in possesso del Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid), Carta di identità elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). La registrazione può essere effettuata o dal locatore o dal locatario. Entrambi sono soggetti al versamento dell’imposta di registro tramite F24. Questo a meno che nel contratto non si sia effettuata l’opzione per l’applicazione della cedolare secca.
SPID, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale, è un sistema che ti permette di entrare in contatto con vari uffici della Pubblica Amministrazione e mandare documenti online con un unico nome utente e password. È come avere un documento di identità digitale.
Per accedere ai siti di molti uffici pubblici è diventato obbligatorio avere un’identità digitale SPID. Tra questi c’è il sito dell’INPS e, molto importante per i cittadini extracomunitari, il sito dello Sportello Unico per l’Immigrazione del Ministero dell’Interno. Quest’ultimo è il sito dove si richiedono
  • il nulla osta al lavoro;
  • la conversione del permesso di soggiorno,
  • il ricongiungimento familiare
  • l’iscrizione ai test di conoscenza della lingua Italiana per poter ottenere permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.
Per attivare SPID ti servono:
  • Il tuo indirizzo e-mail
  • Il tuo numero di cellulare
  • Un documento di identità valido (carta di identità, patente, passaporto oppure permesso di soggiorno)
  • La tessera sanitaria con il tuo codice fiscale
La successione, in diritto, è il subentrare in un rapporto giuridico di un soggetto giuridico, detto successore o avente causa, a un altro soggetto giuridico, detto dante causa. La successione, ha luogo tanto nel lato attivo quanto in quello passivo del rapporto giuridico
La successione è l’evento in relazione al quale ha luogo il trasferimento dei rapporti giuridici attivi e passivi dal soggetto defunto agli eredi di questi. La dichiarazione di successione è un adempimento obbligatorio, di natura prevalentemente fiscale, attraverso il quale viene comunicato all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto, e vengono così determinate le imposte dovute, sulla base del quadro normativo in vigore. Sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione i chiamati all’eredità, salvo non abbiano dichiarato di volervi rinunciare, i legatari ed i loro rappresentanti, nonché gli immessi nel possesso dei beni ereditari, gli amministratori dell’eredità, i curatori dell’eredità giacente e gli esecutori testamentari. Il riferimento normativo principale è il Testo Unico numero 346 del 1990 concernente l’imposta sulle successioni e donazioni. Le regole che ne disciplinano l’adempimento sono contenute in particolare all’articolo 28. L’agenzia delle Entrate, tuttavia, aggiorna periodicamente il modello, le modalità di versamento dell’imposta e dell’inoltre telematico mediante l’emanazione di provvedimenti consultabili direttamente sul suo sito internet. La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che, di norma, coincide con il momento del decesso del de cuius. Se presentata successivamente, espone chi vi è tenuto a sanzioni di carattere amministrativo che aumentano all’aumentare del ritardo. In ogni caso deve essere presentata prima che si compia qualsiasi atto che possa modificare il patrimonio ereditario.
Le visure catastali e ipocatastali sono documenti riportanti sostanzialmente dati e informazioni relativi a beni immobili (terreni e fabbricati) nonché ai soggetti (persone fisiche o giuridiche) in qualche modo legati o correlati a tali beni; tali documenti si differenziano innanzitutto per la fonte dei dati e delle informazioni necessarie alla loro produzione.
La visura catastale è un documento rilasciato dagli Uffici del Catasto che individua l’esatta ubicazione di un bene immobile sito in Italia attraverso i dati identificativi catastali. Le visure catastali sono indispensabili:
  • nelle trattative preliminari di compravendita immobiliare;
  • per il calcolo dell’IMU o per la dichiarazione dei redditi;
  • in attività di ricerca immobiliare per acquisto o locazione
  • in caso di ricerca di beni immobili estesa a tutto il territorio nazionale;
  • per integrare una visura ipotecaria.
In questi documenti sono contenuti i dati anagrafici degli intestatari, la quota assegnata dagli Uffici del Catasto, l’ubicazione del bene immobile e i dati catastali identificativi (partita, foglio, particella o mappale, subalterno), la categoria e la superficie o il numero di vani, la rendita catastale o il reddito dominicale o agrario. La visura ipocatastale è, invece, un documento più completo rispetto alla visura catastale e ipotecaria, in quanto integra i dati di entrambe. Infatti, comprende, oltre alla ispezione ipotecaria, anche la nota di trascrizione estratta da Sister con l’atto di provenienza e la visura catastale con l’elenco di tutti i fabbricati e terrenI; sono dei documenti estratti dal Catasto e dalla Conservatoria dei Registri Immobiliari. Attraverso questo tipo di visure è possibile certificare la titolarità giuridica sui beni immobili, nonché verificare il contenuto dell’atto di provenienza e la presenza di ipoteche, gravami, vincoli o pregiudizievoli. Le visure ipocatastali contengono le seguenti informazioni:
  • l’elenco di tutte le formalità trascritte in Conservatoria relative a un soggetto, persona fisica o persona giuridica, o a un immobile;
  • la natura (proprietà, usufrutto, nuda proprietà, ecc.) e la quota dei diritti reali;
  • l’atto di provenienza (compravendita, donazione, successione, usucapione, ecc.), la data di stipula dell’atto pubblico e il nome del notaio o del pubblico ufficiale rogante;
  • le ipoteche, i gravami, i vincoli, le servitù, i decreti ingiuntivi o i pignoramenti in essere o cancellati;
  • il Comune e l’indirizzo in cui sono ubicate le unità immobiliari e i dati catastali delle stesse.
Come anticipato, le visure ipocatastali sono delle ispezionI che vengono svolte accedendo alle banche dati della Conservatoria e del Catasto, attraverso la piattaforma Sister della Agenzia delle Entrate. La ricerca può essere eseguita su una persona fisica, su una società o su un immobile. In tutti e tre i casi è necessario indicare la Conservatoria di competenza rispetto al Comune in cui è ubicato l’immobile, mentre i restanti dati dipendo alla tipologia di ricerca. Per richiedere una visura ipocatastale persona fisica occorre indicare nome, cognome, data di nascita e codice fiscale, mentre per le persone giuridiche soltanto la denominazione e il codice fiscale. Se la ricerca, invece, viene svolta per immobile, i dati richiesti sono il Catasto (terreni o fabbricati) e gli identificativi catastali (foglio, particella e subalterno). La certificazione ipocatastale ventennale notarile è utile prevalentemente agli studi legali e alle società di riscossione crediti. Si tratta di un documento ufficiale con valore legale, che viene rilasciato da un notaio che assevera la continuità dei trasferimenti di diritti reali nei 20 anni precedenti e la conformità catastale evidenziando eventuali variazioni in Catasto ed ipoteche o pregiudizievoli. È possibile richiedere la certificazione ipocatastale per persone fisiche e persone giuridiche, e comprende:
  • l’accertamento patrimoniale in capo al debitore attraverso visure ipotecarie e storiche catastali finalizzato alla ricerca delle proprietà immobiliari da sottoporre a pignoramento ed esecuzione;
  • la compilazione, presentazione e ritiro nota di trascrizione del pignoramento presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari competente;
  • la presentazione del Certificato presso la Conservatoria RR.II. competente.
Si tratta di documentazione prevista dal 2° comma dell’art. 567 del Codice di Procedura Civile – Legge 3 agosto 1998 n° 302 e successive modificazioni, per l’istanza di vendita nelle esecuzioni immobiliari.
La voltura catastale è una particolare procedura del diritto civile della Repubblica Italiana volta all'aggiornamento del catasto.
Con la domanda di voltura il contribuente comunica all’Agenzia che il titolare di un determinato diritto reale su un bene immobile non è più la stessa persona ma un’altra, per esempio dopo un passaggio di proprietà di una casa, il trasferimento di un usufrutto o una successione. Il modello, infatti, deve essere presentato per aggiornare le intestazioni catastali e consentire così all’Amministrazione finanziaria di adeguare le relative situazioni patrimoniali. Devono presentare la domanda di voltura coloro che sono tenuti a registrare gli atti con cui si trasferiscono diritti reali su beni immobili, quindi:
  • i privati, in caso di successioni ereditarie e riunioni di usufrutto
  • i notai, per gli atti da essi rogati, ricevuti o autenticati
  • i cancellieri giudiziari per le sentenze da essi registrate
  • i segretari o delegati di qualunque Amministrazione pubblica per gli atti stipulati nell'interesse dei rispettivi enti.
Se più persone sono obbligate alla presentazione, è sufficiente presentare una sola domanda di volture. Se chi è obbligato non richiede la voltura, possono provvedere direttamente gli interessati.
La firma digitale è una tipologia di firma elettronica che soddisfa requisiti che garantiscono autenticità, integrativa, affidabilità e validità legale ai documenti. Ha lo stesso valore della firma autografa (caratteristica che invece non hanno altre tipologie di firma elettronica).
La firma digitale è uno strumento che permette ai cittadini, ai professionisti ed alle imprese di firmare dei documenti facendoli diventare documenti con valore legale, ed è il risultato di un procedimento informatico che si basa sui concetti di: – autenticità, per assicurare e garantire chi è che ha firmato il documento si è assunto anche la responsabilità del suo contenuto, – integrità, condizione che serve a dimostrare dal momento in cui è stato firmato fino al momento in cui è utilizzato esso non è mai stato modificato, – non ripudio in quanto chi ha firmato il documento mediante la firma elettronica non può poi disconoscerlo. Per ottenere questo risultato la firma elettronica si basa sull’utilizzo di strumenti crittografici. Quindi nel sistema della firma digitale ciascun titolare ha assegnate una coppia di chiavi (due numeri binari di lunghezza pari, allo stato dell’arte, almeno a 2048 bit). Per verificare la firma, il destinatario utilizza uno specifico software che estrae la chiave pubblica dal certificato del titolare. Spacchetta il file con documento e firma. Ricalcola l’impronta e decifrando con la chiave pubblica la firma del titolare può verificare se l’impronta del mittente e quella ricalcolata dal destinatario sono identiche. In caso positivo la firma è valida. Nell’altro caso la firma non è valida e bisogna indagare sullo specifico che ha determinato l’errore. Esiste la firma digitale e la firma digitale remota, è che la prima prevede per l'utilizzo un supporto come la business key (una USB), o la smart card (una carta simile alla carta di credito), la seconda invece non richiede l'utilizzo di smart card o di un hardware dedicato. Per firmare un documento digitale con firma digitale remota è sufficiente un pc collegato ad internet, il software di firma per selezionare i documenti da firmare e una OTP (One Time Password), generata attraverso un apposito dispositivo (Token o app per Smartphone). La Firma Digitale Remota inoltre non gestisce certificati CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
La vertenza sindacale è uno strumento con cui il lavoratore intende far valere i propri diritti e che, perciò, può esporre il datore di lavoro a rischi e conseguenze negative. I contratti di lavoro, come ben saprai, si fondano su un'intesa tra il lavoratore e il datore di lavoro che vuole effettuare un'assunzione.
Lo scopo della vertenza sindacale è quello di risolvere una lite prima che si trasformi in giudizio: tuttavia, nella maggior parte dei casi il contenzioso sfocia in giudizio, presso il tribunale del lavoro, ovvero una sezione del tribunale civile ordinario, soprattutto quando le parti non trovano un accordo bonario. L'oggetto della vertenza può essere molto diverso: mobbing, trattamento retributivo, mancato rispetto delle condizioni di salute. In sostanza, l'oggetto comprende tutti i diritti che dovrebbero essere normalmente tutelati ma che vengono violati frequentemente, specie nelle realtà più piccole. La vertenza prevede l'iscrizione al sindacato di riferimento, e quindi la quota associativa. Tuttavia, il dipendente che non intende iscriversi al sindacato, può rivolgersi direttamente ad un avvocato. A questo punto il sindacato proporrà una conciliazione tra dipendente e datore di lavoro presso l'ispettorato del lavoro: si possono trovare accordi semplici tra le parti oppure un po' più complesse, come la conciliazione detta "monocratica" che è gestita da un Ispettore che verifica, per esempio, contributi del dipendente.
ll visto di conformità è un’attività di controllo formale svolta dal professionista; essa consiste in un’attestazione circa la corrispondenza della dichiarazione dei redditi alle risultanze della relativa documentazione, alle scritture contabili e alle disposizioni che disciplinano gli oneri deducibili e detraibili, le detrazioni e i crediti d’imposta, lo scomputo delle ritenute d’acconto e i versamenti.
Il visto di conformità, rientra a tutti gli effetti nell’attività di controllo dell’Amministrazione Finanziaria, con la peculiarità che i soggetti legittimati a condurla sono esterni ad essa.Il visto di conformità è obbligatorio in caso di: presentazione del Modello 730;compensazione orizzontale dei crediti Iva di importo superiore a 5.000 euro;compensazione dei crediti relativi alle imposte sui redditi, addizionali, ritenute alla fonte, imposte sostitutive ed Irap per importi superiori a 5.000 euro; esecuzione del rimborso di un credito Iva superiore a 30.000 euro. Bonus edilizi I soggetti abilitati al rilascio del visto di conformità sono: Responsabili dell’assistenza fiscale dei Caf; Dottori commercialisti ed esperti contabili; Consulenti del lavoro; Per il rilascio del visto, il professionista deve avere un alto profilo di onorabilità e moralità, oltre a possedere la partita Iva, ed essere abilitato ai servizi telematici Entratel.
PATRONATO
L'assegno unico e universale è una misura a supporto delle famiglie. L'obiettivo della misura è quello di semplificare l'ambito dei contributi a sostegno della natalità e consiste in un aiuto economico per ogni figlio a carico fino ai ventuno anni di età. Non c'è invece alcun limite d'età in caso di figli disabili.
L’assegno unico viene garantito a tutte le famiglie, indipendentemente dalla loro condizione reddituale, varia solo l’ammontare del contributo. Infatti, l’importo è basato sull’ISEE valido al momento in cui si presenta la richiesta, ma se non si dispone del documento si può comunque ottenere l’assegno. L’Assegno unico viene erogato da INPS e l’accredito avviene tramite conto corrente o bonifico domiciliato. Per ottenere l’assegno unico non importa la condizione economica in cui si trova la famiglia richiedente, l’ISEE va presentato non per essere esclusi o meno ma per determinare l’importo dell’assegno. In generale la misura spetta:
  • Dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati;
  • Per ogni figlio con disabilità, senza un limite dovuto all’età;
  • Per ogni figlio minorenne;
  • Per ogni figlio maggiorenne a carico, fino ai ventuno anni d’età.
L’assegno unico e universale per i figli può essere fruito in contemporanea al reddito di cittadinanza se chi richiede l’assegno percepisce il reddito di cittadinanza, il contributo sarà erogato sulla carta di cui i titolari di reddito di cittadinanza dispongono. A chi è titolare di reddito di cittadinanza e ha figli l’assegno viene erogato in automatico, non c’è bisogno di presentare la domanda.
Il Bonus Asilo Nido è una misura di sostegno economico rivolta alle famiglie. Consiste in un aiuto in denaro, sotto forma di rimborso delle spese sostenute, a favore dei genitori di figli nati, affidati o adottati fino a 3 anni di età.
Nell’ambito degli interventi normativi a sostegno del reddito delle famiglie, l’articolo 1, comma 355, legge 11 dicembre 2016, n. 232 ha disposto che ai figli nati dal 1° gennaio 2016 spetta un contributo di massimo 1.000 euro, per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. L’articolo 1, comma 343, legge 27 dicembre 2019 n. 160, ha elevato l’importo del buono fino a un massimo di 3.000 euro sulla base dell’ISEE minorenni, in corso di validità, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione. Il premio è corrisposto direttamente dall’INPS su domanda del genitore. La domanda può essere presentata esclusivamente on line attraverso il sito dell'inps.
Dal 12 marzo 2016 il lavoratore deve comunicare le proprie dimissioni o la risoluzione consensuale del rapporto lavorativo attraverso una nuova procedura online, introdotta dal decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151, disponibile sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’iniziativa ha l'obiettivo di contrastare la pratica delle “dimissioni in bianco”, le ultime novità normative prevedono che, salvo casi particolari che rientrino nel novero delle eccezioni previste dalla legge, le dimissioni debbano essere rassegnate in via telematica, tramite un’apposita procedura online da effettuare indirettamente, con l'aiuto di intermediari
É previsto che il lavoratore abbia a disposizione 7 giorni di tempo (dalla data di trasmissioni del modulo) per revocarle. In caso di ripensamento, il lavoratore potrà procedere alla revoca con le stesse modalità già adottate per trasmettere le proprie dimissioni.
L'indennità di disoccupazione è un istituto, sotto forma di sussidio, a favore dei soggetti che si trovano in uno stato di disoccupazione involontaria, a compensazione del mancato guadagno degli stessi in modo proporzionale al loro reddito da lavoro precedentemente percepito.
Indennità di mobilità  La procedura di mobilità si avvia quando le aziende rientranti nel campo di applicazione della CIGS nel corso o al termine del programma di cassa integrazione guadagni straordinaria non possono garantire il reimpiego di tutti i lavoratori. Analoga procedura deve essere seguita qualora si verifichi la fattispecie del licenziamento collettivo;Il lavoratore in possesso dell'anzianità aziendale prevista dall'art. 16 della Legge 223/1991, almeno dodici mesi, di cui almeno sei di lavoro effettivamente prestato, può accedere all'indennità di mobilità a carico dell'INPS. NASpI È una prestazione erogata dall’INPS;I destinatari della NASpI sono i lavoratori dipendenti (art. 2), ad eccezione dei dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni (art. 1, comma 2, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165), nonché degli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato (a cui si applicano, invece, le norme di cui all’art. 7, comma 1, del D.L. 21 marzo 1988, n. 86, convertito con modificazioni in L. legge 20 maggio 1988, n. 160, all’art. 25 della L. 8 agosto 1972, n. 457, all’art. 7 della L. 16 febbraio 1977, n. 37, e all’art. 1 della L. 24 dicembre 2007, n. 247). Sono, inoltre, beneficiari dell’indennità anche gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperativa con rapporto di lavoro subordinato, il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato, nonché i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni. L’indennità è riconosciuta a coloro che abbiano perso involontariamente la propria occupazione e la domanda deve essere presentata all’INPS in via telematica, entro il termine di decadenza di 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro NASPI ANTICIPATA: L’attuale normativa, nel disciplinare le condizioni ed i presupposti della NASpI, contempla anche un incentivo all’autoimprenditorialità, prevedendo che il lavoratore avente diritto alla prestazione può richiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione.  DIS-COLL I destinatari della DIS-COLL sono i collaboratori coordinati e continuativi, nonché gli assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca con borsa di studio - iscritti in via esclusiva alla Gestione separata, non pensionati e privi di partita IVA - che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione. in caso di inizio di lavoro autonomo o di impresa individuale, da cui derivi un reddito che corrisponde a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico delle imposte sui redditi (D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917), il lavoratore deve comunicare all’INPS entro 30 giorni dall’inizio dell’attività il reddito annuo che prevede di trarne. In tal caso, la DIS-COLL è ridotta di un importo pari all’80% del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell’attività e la data in cui termina il periodo di godimento dell’indennità o, se antecedente, la fine dell’anno. Nell’ipotesi di mancata comunicazione del reddito previsto, il beneficiario decade dal diritto alla DIS-COLL a decorrere dalla data di inizio dell’attività lavorativa autonoma o della impresa individuale (art. 15, comma 12).
La legge 104, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 5 febbraio 1992, è la legge di riferimento per i diritti e l’assistenza delle persone con handicap. I destinatari principali sono quindi i disabili, ma anche le persone che vivono con loro e che li aiutano nella vita di tutti i giorni, per dargli il giusto sostegno.
La legge 104 si rivolge alle persone disabili, quindi quelle con un disagio fisico, mentale o sensoriale, che causa difficoltà nell’apprendimento, nelle relazioni con altre persone o nel lavoro. Queste persone sono tutelate per rispondere allo svantaggio sociale e al rischio di essere emarginati che la loro condizione può portare. Gli aiuti a cui hanno diritto le persone disabili dipendono dalla gravità della loro situazione, che viene accertata da commissioni di medici. Se la persona non è più autonoma e ha bisogno di un’assistenza costante, allora avrà diritto ad essere aiutata prima degli altri. La legge 104 riconosce questi diritti anche agli stranieri che hanno residenza, domicilio o comunque abitano in Italia. Uno dei benefici della legge 104 è la possibilità di avere dei permessi lavorativi. Sia i dipendenti disabili sia i dipendenti che assistono i disabili hanno diritto a permessi pagati e a periodi di congedo. I lavoratori disabili possono avere riposi di 1 o 2 ore al giorno, oppure 3 giorni di permesso al mese e i genitori di figli disabili hanno diritti diversi in base all’età dei figli: Per richiedere i permessi retribuiti della legge 104 bisogna fare domanda all’INPS tramite l'area personale con lo spid, patronati o chiamando al call center. Tra i diritti dei disabili, la legge 104 prevede anche delle agevolazioni fiscali: deduzioni e detrazioni fiscali per specifici tipi di spese, come le spese mediche.
Si tratta del pagamento della prestazione economica di maternità di cui la lavoratrice madre ha diritto durante il periodo di congedo di maternità in sostituzione della retribuzione, o di cui può godere la madre la cui attività lavorativa è sospesa o cessata se sussistono determinate condizioni.
L'indennità va dall'80 al 100% in base al contratto collettivo di lavoro.
L'indennità di maternità è a carico dell'INPS nel caso di dipendenti del settore privato, a carico del datore di lavoro nel caso di dipendenti pubbliche o a carico della cassa previdenziale a cui è iscritta la dipendente ed è pari all'80% della retribuzione media globale giornaliera percepita nel mese immediatamente precedente il mese di inizio del congedo (o nel caso di disoccupate o sospese, nell'ultimo mese di lavoro). La lavoratrice la cui attività lavorativa è cessata o sospesa può accedere all'indennità di maternità a carico dell'INPS qualora si trovi in determinate situazioni. Con il nuovo d.lgs n 105/22 è stato istituito il congedo di paternità che è riconosciuto a tutti i lavoratori dipendenti, fruibile anche durante il periodo di maternità obbligatorio della madre. Il congedo si può richiedere dai due mesi precedenti la data presunta del parto.
E’ una prestazione economica erogata, a domanda, in favore di vari soggetti a seconda della richiesta. LA DOMANDA VIENE FATTA ON LINE SUL SITO DELL'INPS.
PENSIONE DI VECCHIAIA La pensione di vecchiaia viene erogata dall'inps a coloro che hanno maturato il requisito minimo di età previsto dalla legge, a cui si associa un requisito contributivo e ci sia la cessazione del rapporto di lavoro alle dipendenze di terzi alla data di decorrenza della pensione, fermo restando che, qualora rioccupazione intervenga si può continuare a percepire la pensione in continuità con l'attività lavorativa. PENSIONE ANTICIPATA La pensione anticipata è il trattamento pensionistico erogato nei confronti dei lavoratori iscritti all'assicurazione generale obbligatoria, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti) ai fondi sostitutivi, esonerativi ed esclusivi della stessa nonché agli iscritti presso la gestione separata dell'inps, che può essere raggiunto al perfezionamento del solo requisito contributivo indipendentemente dall'età anagrafica. OPZIONE DONNA Permette alle lavoratrici del pubblico e del privato di andare in pensione anticipata con 35 anni di contributi, assieme al requisito anagrafico che varia in base alla situazione familiare. APE SOCIALE Consiste nella possibilità di pensionarsi al raggiungimento dei 63 anni di età e 30 anni di contributi, però questa opzione è aperta solo ad alcune categorie di lavoratori e lavoratrici L’INVALIDITÀ CIVILE non riguarda gli invalidi per cause di lavoro, di guerra e di servizio, i ciechi e i sordi, che godono di benefici diversi e tale riconoscimento può dare diversi benefici, tra cui, l’assegno mensile, la pensione di inabilità, l’indennità di accompagnamento, l’indennità di frequenza e l’assegno sociale. Alla fine dell’iter sanitario, l’Inps invia al richiedente il verbale relativo all’esito degli accertamenti.
E’ un documento rilasciato da un’amministrazione di uno stato a un individuo straniero; con il connesso titolo si consente al cittadino di uno stato estero di trattenersi nel territorio nazionale per periodi di durata superiore a quelli normalmente previsti da un visto.
Chi arriva in Italia per la prima volta ha 8 giorni lavorativi dal suo ingresso nel territorio dello Stato di tempo per chiedere il permesso di soggiorno che deve essere richiesto al Questore della provincia in cui lo straniero intende soggiornare ed anche tramite gli uffici postali abilitati e patronati.
Il Reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari. Il Reddito di cittadinanza è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l'inclusione sociale.
Per chi ha compiuto 67 anni Il beneficio assume la denominazione di Pensione di cittadinanza se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni. Può essere concesso anche nei casi in cui il componente o i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 67 anni convivano esclusivamente con una o più persone di età inferiore, in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini ISEE.

ASSISTENZA

Confeuro Castrignano Caf e Patronato Labor nasce per garantire informazione, assistenza e tutela ai lavoratori e alle lavoratrici iscritti/e e alle loro famiglie.

Le attività del Patronato consistono nell’informazione, assistenza (domanda di maternità, bonus nido, assegno unico, disoccupazioni), consulenza e tutela (legge 104), anche con poteri di rappresentanza, di lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati, cittadini italiani, stranieri e apolidi presenti sul territorio italiano.

Il nostro lavoro è finalizzata al conseguimento delle prestazioni in materia di sicurezza sociale, previdenziale (domanda di pensione, di inabilità, di invalidità), anche complementare, e di immigrazione ed emigrazione, nei confronti dei cittadini italiani o già in possesso della cittadinanza italiana, anche se residenti all’estero.

Le attività di consulenza, informazione e assistenza vengono erogate gratuitamente, salvo espresse eccezioni.

Tramite il servizio di CAF (centro assistenza fiscale) ci occupiamo della tutela fiscale dei nostri contribuenti in maniera efficace e consapevole. Il cittadino si può affidare ai nostri servizi CAF per ottenere assistenza ed informazioni su agevolazioni fiscali ed adempimenti fiscali come ad esempio 730, Modello redditi, ISEE, modello RED ma anche successioni, ecc. I Supportiamo il contribuente /cittadino in tutto le sue esigenze dalla creazione dell’identità digitale (spid) utile per accedere a tutte le piattaforme on line dall’Inps alla domanda per un un concorso pubblico, alla gestione del contratto di lavoro domestico, dalla registrazione del contratto d’affitto al contenzioso agenzia delle entrate.

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